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 Cattedrale è un progetto dedicato interamente al racconto. Nasce come OSSERVATORIO che intende monitorare, promuovere e sostenere il racconto nella sua forma letteraria.

Il portale osservatoriocattedrale.com è lo strumento che fa da crocevia e vetrina al progetto.

 

La questione legata alla vita del racconto breve in letteratura è antica e astiosa: il racconto nella sua forma letteraria, infatti, subisce un fastidioso fraintendimento, come se godesse di minore autorevolezza rispetto al romanzo e gli autori di racconti siano scrittori solo a metà.

In Italia come all’estero, il racconto ha due grossi problemi: non vende e non si legge. Se uno di questi due aspetti sia la causa o l’effetto dell’altro, è di difficile investigazione, e si tratta della dicotomia che sta alla base della questione. Infatti è nel rapporto che si instaura tra scrittori, editori e lettori che risiedono, secondo noi, le cause di questi problemi, ma anche la loro soluzione. 

Probabilmente, la difficoltà intrinseca – e ormai cristallizzata - di comunicare, vendere, recensire, e quindi pubblicare racconti, risiede soprattutto nell’aspetto ontologico del racconto, nella sua sostanza primitiva: scriverli è difficile, è difficile leggerli (e quindi comunicarli, recensirli, pubblicarli, venderli…). Genere di difficile definizione, dalle tante facce, poliedrico e multiforme, spesso scivoloso e intricato, tanto da richiedere una certa forma di impegno per avvicinarsi al suo cuore segreto, il racconto è certamente meno rassicurante di un romanzo che, invece, porta il lettore mano nella mano lungo tutto il tragitto della sua narrazione. La disciplina della brevità, la selezione essenziale e puntigliosa, diventa, per il racconto, lo strumento di una concezione estetica, quella che Eudora Welty definisce come il divenire plasmante della materia narrativa che connatura questo tipo di scrittura: “Il racconto, nel modo in cui è giunto a ciò che sta sulla pagina, è qualcosa di appreso, per mezzo della sfida che esso stesso poneva e della fatica impiegata a raccoglierla”. Tutti aspetti che tendono a imprigionare il racconto in un recinto sospetto e pericoloso, poco adatto al mercato editoriale.

Tali questioni di tipo epistemologico, Cattedrale cercherà di investigarle, sviscerarle e problematizzarle con le sue rubriche specifiche, dedicate alle Interviste agli addetti ai lavori con cui scoprire e indagare le regole sottese, i motivi e le problematiche che circondano il racconto. Puntando un faro sulle dinamiche che circondano l’intera filiera attraverso cui deve passare un libro, cercheremo di indagare i problemi che incontrano i racconti sul mercato, senza volerli necessariamente risolvere, ma ritenendo che smontando certi pregiudizi e certe rigidità e, nel contempo, aiutando il lettore a muoversi nel mondo racconto, si possa generare un comportamento più consapevole e competente nei suoi confronti.

Uno spazio particolare sarà dato alla Vetrina, attraverso cui cercheremo di segnalare le uscite più recenti sul mercato: ci teniamo a proporre titoli anche meno freschi, visto che non ci piace la velocità con cui i libri, soprattutto i racconti, scompaiono dallo scaffale e dall'attenzione del pubblico. Lo Scaffale infatti, presenta le raccolte di racconti in libreria più recenti ma anche quelle più datate.

Senza tralasciare questi aspetti più problematici, vogliamo, però, anche raccontare un dato per noi importantissimo: che i racconti ci sono, che i racconti esistono. 

Infatti, le intenzioni di Cattedrale prevedono anche, e soprattutto, un’attività di monitoraggio sugli scrittori attivi in questo ambito, sulle iniziative pertinenti, sui luoghi virtuali e reali che pure esistono ma che non si vedono. Lo spazio dedicato alle Recensioni, al Racconto d'autore e al Metodo, si propongono come luoghi in cui potranno dialogare i lettori e il racconto contemporaneo. Mentre l'osservatorio è lo spazio specifico che si occupa di raccontare iniziative virtuose dedite alla forma breve o che, in varie vesti, affrontano l’argomento.

Nell’ambito dell’Aspirante in Vetrina, inoltre, sarà dato spazio anche al monitoraggio delle scritture inedite ed esordienti che – proprio in virtù del pregiudizio che penalizza le raccolte di racconti – sono impossibilitate a svelarsi. Siamo convinti, invece, che ci siano racconti belli da leggere da qualche parte, e noi vogliamo leggerli. Lo spazio per gli aspiranti sarà una vetrina di eccellenza e di estremo rigore, dalla selezione severissima, proprio per garantire alla forma breve la qualità che le compete (aspiranti avvisati!).

Pur essendo un Osservatorio che punta il proprio faro sulle realtà, come illustrato, strettamente pertinenti al racconto, non intendiamo, però, fornire un’idea di ghettizzazione o supposta elevazione del racconto ad altre forme letterarie. Riteniamo, semplicemente, che uno spazio come questo, ampiamente specializzato, possa far emergere temi e questioni che in altri luoghi non è possibile affrontare. Tuttavia, riteniamo di dover aprire la vita del racconto anche ad altro, proprio perché la letteratura si ciba di tutto, e le forme letterarie siano ognuna intrinsecamente legate alle altre, compresa quella del racconto. Abbiamo così dato vita a un ulteriore rubrica che si chiama CONFINI dedicata ai testi, alle riflessioni, alle recensioni e agli approfondimenti sulle scritture non classificabili propriamente come racconti o libri di racconti. Questo spazio non nasce dall'intenzione di catalogare e classificare i testi in base alla loro lunghezza e la forma che la definisce, ma intende dare spazio e visibilità a quei libri che spesso vengono fraintesi, creando nel lettore disorientamento o frustrazione. Vogliamo, con questo spazio, creare ciò che facciamo da sempre: dibattito, invito al ragionamento.

Cattedrale ha dato, poi, vita a due realtà che si rapportano al pubblico di curiosi e appassionati, per divulgare sempre di più e in maniera complessa la cultura del racconto: Sacrestia, che è il gruppo di lettura attivo online, attraverso cui chiunque, gratuitamente, può partecipare alla lettura e alla condivisione di racconti. E Trenta Cartelle, il laboratorio permanente che si occupa di promuovere la forma breve attraverso uno specifico e approfondito lavoro formativo, proponendo, nell’arco dell’anno, numerosi laboratori, workshop, seminari e incontri di alta formazione. Vanto dell’Osservatorio è la Masterclass, un momento di intensa e lunga pratica di scrittura che permette ai lavori più meritevoli di vedere la luce.

L’idea non è quella di dare vita a un altro blog o a un’altra rivista: Cattedrale è un osservatorio, e in quanto tale ha bisogno di tempi di riflessione e di approfondimento lontani dalle dinamiche di un blog, pur mantenendo una sponda con gli sviluppi fulminei della filiera editoriale al fine di approfondirli.

Di pretese, non ne abbiamo, se non quella di parlare di racconti.

Speriamo di crescere col tempo anche con la collaborazione dei lettori.

Ci auguriamo che tutto questo possa creare un dibattito attorno al racconto, che lo aiuti lentamente a strutturarsi negli atteggiamenti dei lettori e a spaventare meno quello degli editori. Soprattutto, desideriamo spazzare via un po’ di polvere da questa forma antichissima di affabulazione, e raccontarvi una storia lunga in piccole storie.